minìsae


minìsae


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1 Conversation with the Body. Gilad Ben Ari, in conversazione con Camilla Crispino, 8 marzo 2023
 
2 Natìsa - un rituale fondativo, 21 luglio 2022. Le varie fasi dello score: Immersione, Riposo, Trasporto, Arrivo
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Scena ~ Esiti di Ricerca



Talvolta dalla ricerca nasce il desiderio (o la necessità) di dare forme più stabili e replicabili ad alcune intuizioni. Scena, per minìsae, è l’idea di una performatività trasversale e multidisciplinare. Gli esiti di ricerca sono scintille in forma. Certe volte prevedono un pubblico, certe altre no. E capita anche che si possano replicare spesso, o che si manifestino una volta sola.

CONVERSATIONS WITH THE BODY
Aprire la propria ricerca intellettuale ed artistica alla condivisione pubblica è uno dei modi di pensare la scena che il collettivo minìsae ama di più.nQuel che si offre non è una ragionata messa in forma, ma piuttosto un’apertura allo stato dell’arte di una ricerca che prosegue e si fa più ricca attraverso la prassi dell’incontro. Conversations with the Body è un progetto che prevede una serie di incontri performativi e dibattiti con artisti e ricercatori che hanno al centro della propria pratica e ricerca artistica ed intellettuale i fenomeni di corpo e movimento.

(1) Gilad Ben Ari, 8 marzo 2023


Come rispondiamo alle domande che il corpo ci pone? Quale ruolo affidiamo all’esperienza sensibile ed incarnata? Come può il corpo farsi il veicolo principale di un percorso umano ed artistico? Nella pratica di Ben Ari l’esperienza del corpo vivo, dai più abitualmente negletta o addirittura dimenticata, è l’essenza stessa della ricerca: la dimensione “animale” dell’umano, la primordiale aderenza ai sensi e alle percezioni, al movimento che emerge spontaneamente sono tutto ciò a cui ci chiede di prestare attenzione, tutto ciò che davvero esiste. Quanta impegno, quanto tempo, quanto ascolto possiamo offrire al nostro corpo che altri non è se non noi?

Gilad Ben Ari è un danzatore e performer. Da più di vent'anni danza professionalmente, prima a Tel Aviv nel Batsheva Ensemble, poi a Bruxelles dove studia danza e coreografia al P.A.R.T.S. e infine ad Amsterdam, dove consegue un Master presso Das Choreography. Nel 2015 intraprende un viaggio di 4000 km a piedi, dalla Turchia all'Olanda, a cui fa seguito la decisione di allontanarsi dai contesti istituzionali per favorire la sua personale ricerca sui meccanismi dell'attenzione. Negli ultimi dieci anni ha sviluppato la propria pratica corporea, influenzata dagli insegnamenti vipassana di S.N. Guenka.

NATÌSA - un rituale fondativo spontaneo, ma ben incorniciato, 21 luglio 2022



Venerdì 15 luglio 2022 andiamo a nuotare nel Natisone. Secondo Plinio il Vecchio, il Natisone è uno dei migliori fiumi per immergersi e nuotare. Fedeli al programma della residenza, ci siamo ritrovate per una Dream Session sulla riva del fiume. Dopo la sessione Giorgia scorge una pietra particolare, sferica. È rapita dalla sua forma e una strana ombra vegetale si riflette sulla sua superficie. Decidiamo di portala a casa con noi. Ognuna trasporta la pietra solo per un centinaio di metri, tanto è pesante. Ce la passiamo. Poi però, dobbiamo lasciarla e la decisione da prendere è come lasciarla: la nascondiamo? La lasciamo in piena vista sul ciglio della strada? Decidiamo per una via di mezzo: la appoggiamo lungo la strada, seminascosta dall’erba alta, vicino a dei filari di vite. Poi rientriamo a casa, ripromettendoci di tornare l’indomani a prenderla. Non l’abbiamo fatto. Ovviamente.

Abbiamo continuato la nostra residenza, portando però la pietra nelle nostre menti, nei nostri cuori già affezionati. L’ultimo giorno di residenza decidiamo che no, non possiamo lasciare lì la pietra e creiamo un piccolo canovaccio performativo per portarla a casa, come fosse un frutto del Natìsa, l’antico nome del Natisone.

Questa è la sequenza dello score:
1. Immergerci nel Natisone_ incontriamo il fiume e sigliamo tacitamente un patto a quattro.
2. Riposare sulla riva del fiume_ l’attenzione è rivolta alla transizione del calore sulla nostra pelle, ora al sole.
3. Alla ricerca della pietra_una volta trovata, la raccogliamo e ciascuna di noi la trasporta, in silenzio, per cento passi, prima di passarla alla compagna. Ciascuna di noi l’ha tenuta sei volte per riuscire a portarla a casa. Fanno in totale circa milleottocento passi.
4. Il suo posto_ a casa, troviamo posto per la pietra sul tavolo, ormai sparecchiato, del compleanno delle gemelle. La sera precedente, Biba e Lalla festeggiavano i loro ottant’anni.