minìsae
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1 A Collection in Writing and Movement, Wasserschloss Klaffenbach, Chemnitz, giugno 2024
2 Residenza, Zeta - Center for Contemporary Art, Tirana, 7-22 maggio 2023
3 minìsae nel giardino dell’Accademia Tedesca di Villa Massimo, Roma, 2023
4 Se l’inaugurazione, GalleriaSpazioCorteQuattro, Cividale del Friuli, Ottobre 2022
2 Residenza, Zeta - Center for Contemporary Art, Tirana, 7-22 maggio 2023
3 minìsae nel giardino dell’Accademia Tedesca di Villa Massimo, Roma, 2023
4 Se l’inaugurazione, GalleriaSpazioCorteQuattro, Cividale del Friuli, Ottobre 2022
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CALL FOR ARCHIVES - SURVIVAL KIT (2), Wasserschloss Klaffenbach, Chemnitz (2024)Per la mostra Die unsichtbare Sammlungen (Le collezioni invisibili), curata da Jeannette Brabenetz al Wasserschloss Klaffenbach di Chemnitz, minìsae ha creato The Club of Collectors, una stanza intima per riposare e pensare, immaginare, sentire, ricordare.
I visitatori del Club hanno potuto lasciare sul tavolo oggetti trovati nelle proprie tasche o nella propria borsa che pensavano potessero dare vita ad una collezione: una moneta, un sacchetto Aldi, un pezzo di carta, un volantino, un biglietto scritto a mano, una penna... Durante le ultime due settimane di mostra, all’interno del Club si è svolta una serie di incontri ai quali i collezionisti sono stati invitati insieme ai loro oggetti, le loro idee e i loro desideri. Nel workshop Una collezione in scrittura e movimento, abbiamo esplorato la possibilità di collezioni immateriali, che prendono forma nel gesto o sulla carta.
Al finissage, il Club stesso è stato impacchettato come fosse un oggetto da collezione. Un lungo elenco di posate della Württembergische Metallwarenfabrik (WMF) enunciato dal collezionista Philipp Stolze fungeva da musica d'arredo. Un pezzo di carta è stato piegato in una nave del tesoro e spedito in mare dal castello sull’acqua.
CALL FOR ARCHIVES - SURVIVAL KIT, Zeta - Center for Contemporary Art, Tirana (2023)
Possiamo considerare un archivio come un organismo vivente? Siamo in grado di riconoscerne il corpo, la fisiologia, persino il metabolismo? Gli oggetti e i beni che appartengono ad un archivio sono spesso allontanati dal ciclo vitale del presente e messi da parte. Possiamo usare i nostri corpi per ridare vita ad un archivio? I nostri sensi e percezioni possono aiutare l’archivio a respirare?
Durante la residenza di ricercar al Zeta – Center for Contemporary Art a Tirana, dal 7 al 22 Maggio 2024, abbiamo diffuso una Call for Archives:
"Do you have an archive? An archive consists of something you treasure and that you wish to set aside to preserve for the future. minìsae is looking for informal archives that need help to survive. A survival kit will be created to support your archive and breathe life into it. The kit serves as a tool to access the archival material in different ways and make sure a trace remains. It can also be made mobile and shareable with others."
La residenza si è conclusa con un Garden Party alla Zeta Gallery. Il materiale della residenza è stato reimmaginato in una edizione limitata.
IS BREATH MUSIC? DOES IT PLAY A TUNE?, Villa Massimo, Roma & CiviDesignMarket, Cividale del Friuli (2023)
A Villa Massimo, sede dell’Accademia Tedesca di Roma, minìsae ha svolto una mini-residenza di qualche giorno. Abbiamo esplorato il giardino recintato della villa attraverso il gioco: abbiamo fischiato al ritmo della fontana, inseguito gli uccelli tra gli ulivi e ci siamo rincorse sull'erba. Nel farlo, abbiamo registrato i nostri respiri che cambiavano ritmo durante il gioco. Qualche mese dopo, in occasione del Civi Design Market, il giardino romano è stato trasferito nella Galleria SpazioCorteQuattro e i visitatori sono stati invitati a giocare a loro volta sulla traccia riprodotta dei nostri respiri. Date un'occhiata qui alla serigrafia prodotta per l’evento.
SE L’INAUGURAZIONE, 2022 (in absentia)
minìsae ama lavorare con quello che c'è. Per l’inaugurazione della piattaforma è stata utilizzata una pila di lenzuola bianche dell'archivio dell'associazione Noi...dell'Arte di Cividale del Friuli. Abbiamo immaginato e proposto al pubblico una serie di scores ispirati alla “rideaulogie”, immaginata da Walter Benjamin durante il suo soggiorno a Ibiza nel 1932, al “geste à peau” di Jacques Lacan e ad una frase di Douglas Adams appartenente a Il lungo e oscuro tempo del tè dell'anima: "Lenzuola. E sonno. Sonno e lenzuola. Dormire nelle lenzuola. Dormire". Date un'occhiata all'edizione d’artista dell'evento qui.